4) GARANTIRE IL TRATTAMENTO E L’ASSISTENZA DEI CASI 4.1 Censimento regionale e aziendale della rete di diagnosi e cura
Il DASOE della Regione Siciliana, al fine di poter utilizzare al meglio ed in tempi rapidi la rete di assistenza territoriale provvede ad aggiornare periodicamente, con cadenza almeno annuale, tramite le Aziende Sanitarie, il censimento delle strutture disponibili ed in particolare il numero dei posti letto nei reparti di malattie infettive. Entro 90 giorni dalla data di adozione del presente provvedimento il compente Servizio del DASOE della Regione Siciliana provvederà ad aggiornare il censimento esistente.
Le Aziende Sanitarie Provinciali e le Aziende Ospedaliere provvederanno inoltre a:
- Valutare le possibilità di posti letto dedicati nelle proprie strutture di ricovero, suddivise per tipologia; per le cure mediche potenziali luoghi alternativi ai presidi ospedalieri dovranno essere censiti e verificati tramite il Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
- Valutare la possibilità di attivare , limitatamente alla fase pandemica, posti letto aggiuntivi , anche mediante l’allestimento di postazioni mediche mobili ( ospedali da campo , pma etc)
- Predisporre un piano per garantire il massimo livello assistenziale in fase pandemica
- Definire le modalità per garantire l’incremento dell’assistenza domiciliare medica ed infermieristica comprese le RSA e le strutture di accoglienza.
Ogni Azienda Sanitaria dovrà censire la disponibilità ordinaria e straordinaria di strutture di ricovero e cure, incluso il censimento delle strutture con apparecchi per la respirazione assistita, strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali,operatori di assistenza primaria, MMG e PLS, medici di continuità assistenziale e specialistica ambulatoriale.
Occorre stabilire la sequenza e le modalità di coinvolgimento progressivo delle diverse tipologie di ricovero nell’assistenza ai pazienti in funzione del quadro di presentazione e/o del decorso clinico.
Nella valutazione dell’impatto a livello locale, le ASP dovranno tenere presente la quota di popolazione che fruisce di forme assistenziali domiciliari (es. Assistenza Domiciliare Integrata, persone con familiari che fruiscono dei permessi ex Legge 104/92, Servizio Assistenza Domiciliare, indennità di accompagnamento).
In fase pandemica la pianificazione della disponibilità di posti letto ospedalieri per pazienti con influenza complicata dovrà essere ispirata a criteri di priorità e a flessibilità sia organizzativa che strutturale.
Risulta prioritario il mantenimento dell’operatività e della recettività del sistema dell’emergenza, sia a livello pre-ospedaliero che a livello ospedaliero: in particolare devono essere pienamente garantiti i ricoveri urgenti (sia medici che chirurgici) ed il percorso nascita.
La pianificazione dell’assistenza per interventi programmati ma indifferibili dovrà tener conto di criteri organizzativi che garantiscano fluidità e facilitazione degli interventi in emergenza ed urgenza (distinzione dei percorsi senza interferenza, valutazione dell’impatto della scelta delle tecniche chirurgiche sui tempi di impegno del blocco operatorio, sui tempi di degenza preoperatoria
e postoperatoria, necessità di assistenza intensiva, ecc.)
Le attività di ricovero in regime di elezione dovranno essere sospese, a partire dagli interventi associati a maggiore durata della degenza, maggior durata del periodo di inabilità successiva al ricovero, maggior necessità di spostamento dal domicilio alla sede di ricovero.
Il numero dei casi di influenza, delle presentazioni ai servizi di Pronto Soccorso e dei ricoveri è correlato a:
1. incidenza dell’infezione
2. numerosità della popolazione del bacino di utenza
3. struttura demografica per classi di età
4. virulenza della malattia
5. efficacia delle misure profilattiche pre-esposizione
6. avanzamento temporale della fase pandemica
7. efficienza dell’organizzazione sanitaria extraospedaliera
8. tenuta della rete socio sanitaria informale a sostegno delle categorie svantaggiate.
Nei presidi provvisti di Pronto Soccorso è necessaria la predisposizione di un’area triage dedicata ai pazienti con sindrome influenzale, e di posti letto tecnici dedicati (per limitare l’esposizione dei soggetti che accedono per altre necessità di intervento) in numero sufficiente per l’osservazione in attesa di decidere se ospedalizzare il paziente; ciascun presidio dovrà prevedere un percorso dedicato per i servizi diagnostici, durante la fase dell’osservazione clinica.
In fase pandemica risulta determinante la corretta gestione delle risorse disponibili in ragione del prevedibile iperafflusso di utenti. A tal fine il ricovero, analogamente a quanto avviene per l’influnza in fase interpandemica, sarà riservato ai pazienti che appartengono a categorie a rischio (vedi allegato 1) e/o che presentino condizioni cliniche o parametri strumentali che non orientano verso l’assistenza domiciliare (esempio: desaturazione O2, alterazioni del sensorio, alterazioni cardio respiratorie, ….. ed altro).
Gestione dei casi pediatrici
Come è prevedibile una diffusione pandemica nella nostra Regione coinvolgerà tutte le fasce di età, in particolare quella pediatrica, specie in ragione della assoluta assenza per tali soggetti di memoria immunitaria verso il virus e per la loro particolare aggregazione sociale. Nella fase prepandemica l’individuazione di centri di riferimento nelle diverse aree della Regione Sicilia ha il determinante compito di contribuire alla stesura di atti di indirizzo orientati anche alle problematiche pediatriche. In fase di controllo dell’epidemia detti centri di riferimento contribuiscono ad assicurare il migliore trattamento dei casi e profilassi dei contatti, sia per accesso diretto, sia per consulenza ad altri centri.
In fase di sviluppo di una fase pandemica nella nostra Regione non è invece ipotizzabile che pochi centri di riferimento possano supportare un gran numero di pazienti.
In tale condizione i pediatri di libera scelta che provvedono alla prima valutazione clinica ed al trattamento domiciliare e tutte le strutture deputate al ricovero ospedaliero ove necessario devono essere pienamente coinvolti.
Tale previsione deve essere sviluppata all’interno dei piani pandemici delle Aziende Sanitarie Provinciali e delle Aziende Ospedaliere al fine di dare la più completa assistenza in relazione alle condizioni cliniche, riservando le strutture di ricovero ai casi che prevedono tale tipologia assistenziale
A livello aziendale occorre prevedere, all’interno di ciascun presidio
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settori di degenza per accogliere i pazienti con influenza ;
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un flusso di lavoro (aree di degenza, servizi diagnostici, ecc.) che tenga conto della necessità di minimizzare l’esposizione dei soggetti suscettibili (personale, ricoverati, visitatori);
-
un sistema per la modulazione della turnazione del personale con lo scopo di suddividere il personale suscettibile dal personale immunizzato.
L’occupazione di posti letto per patologia influenzale è determinata, in ciascun ospedale, da:
1. tasso di ricovero dal Pronto Soccorso
2. efficienza dei servizi diagnostici
3. disponibilità del personale di assistenza
4. durata della degenza
5. disponibilità dei posti letto attivabili
6. tasso di occupazione dei posti letto
Ogni Azienda Sanitaria deve elaborare una clinical path per l’influenza in fase pandemica, stabilendo criteri per la dimissione in presenza di defaillance della rete di supporto strutturata ed informale. Le strutture deputate alla gestione clinica del caso in regime di ricovero dovranno predisporre, su base territoriale, anche in collaborazione con i servizi socio-sanitari territoriali, un percorso integrato di gestione domiciliare tramite i MMG o PLS.
Inoltre, a livello aziendale è necessario
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predisporre un piano di approvvigionamento e rete di scambio dispositivi, farmaci e gas medicali fra presidi
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programmare tempi e modalità di revisione del piano per le eventuali ondate pandemiche successive.
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