Figura 8.10 – Confronto fra i risultati del pre- e post- test nella sezione Extensive e Moderate in un corso di Biologia (Connell et al., 2016, p. 9).
Il prossimo e ultimo lavoro che presentiamo, per osservare come CTT e IRT siano utilizzati nella ricerca educativa, riguarda uno studio condotto in Nuova Zelanda in un insegnamento universitario di Psicologia educativa erogato nel primo anno di corso (Brown & Abdulnabi, 2017). Il contributo analizza due questionari composti ciascuno da 50 domande con 4 opzioni di risposta, di cui uno intermedio e uno 0nale che valgono il 50% del punteggio 0nale d’esame. Il dataset consta delle risposte fornite ai questionari da circa 380 studenti. Scopo degli autori è determinare la qualità dei 100 item e veri0care possibili implicazioni nel superamento degli esami in base al punteggio totalizzato nelle prove di valutazione. Gli autori sottolineano infatti come nonostante esistano delle linee guida per la scrittura degli item, talvolta queste non sono seguite e item malscritti conducono a valutazioni che non sempre corrispondono alle reali conoscenze acquisite dagli studenti, anzi forniscono feedback non del tutto attendibili agli studenti sul loro grado di preparazione e agli stessi docenti sulla preparazione degli studenti e sull’andamento generale del corso.
Gli autori rilevano e confrontano le caratteristiche psicometriche degli item usando la CTT e i modelli della IRT a 1, 2, 3 parametri. L’applicazione di ciascuna delle soluzioni conduce all’eliminazione di un determinato numero di item. Il modello che presenta il miglior 0t con i dati è quello a due parametri. Il valore dell’AIC risulta essere quello inferiore se confrontato con i modelli a uno e tre parametri sia nella prova intermedia che in quella 0nale. Un numero maggiore di item nella prova intermedia (come si può vedere nella Tabella 8.4) non è considerato adeguato, la qualità degli item in questa prova appare quindi meno elevata. Le Item Characteristic Curve riportate nella Figura 8.11 mostrano per alcuni item un andamento inverso o traiettorie piatte, entrambi segnali di valori poco ef0caci della discriminatività e della dif0coltà.