88 HORTUS MUSICUS N° 11 LUGLIO-SETTEMBRE 2002
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Tomaso Albinoni, ‘musico dilettante’
di Fabrizio Ammetto
Sotto: ritratto anonimo di Tomaso Albinoni
M
usico di violino dilettante vene-
to»: con tale autodefinizione il
ventitreenne Tomaso Albinoni
(Venezia, 1671-1751)
1
si presenta
al mondo musicale licenziando alle stampe la sua
‘opera prima’ (Suonate a tre, G. Sala, Venezia
1694). Continuerà ancora a definirsi «dilettan-
te» nei frontespizi delle parti staccate delle suc-
cessive raccolte pubblicate a Venezia fino al 1707,
tutte per i tipi di Giuseppe Sala (opp. 2, 3 e 5).
Gli attributi «dilettante» e «veneto» scompari-
ranno, invece, dalle intestazioni delle successive
opere strumentali pubblicate ad Amsterdam dal
1711 al 1735/36 (opp. 6, 7, 9 e 10), lasciando spa-
zio alla sola qualifica di «Musico di Violino».
L’uso del termine ‘dilettante’ – che nel XVII
secolo significava semplicemente amateur (con
connotazione positiva!) – va riferito, tuttavia,
esclusivamente allo status di Albinoni musici-
sta, che vive in una condizione sociale elevata
ed agiata: pratica la musica per puro diletto, non
per professione, attività quest’ultima propria dei
‘professori’.
Probabilmente per scelta, Albinoni non diven-
ne mai membro della corporazione veneziana
degli strumentisti professionisti (l’Arte de’ Sona-
dori), privandosi in tal modo dell’opportunità di
esibirsi in pubblico per trarne guadagni.
2
Preferì,
invece, concentrare le proprie energie nell’attivi-
tà creativa, che fu estremamente prolifica, come
attesta il lungo catalogo delle sue opere vocali e
strumentali, manoscritte e a stampa: più di 80 ope-
re teatrali,
3
quasi 50 cantate da camera e serenate,
oltre 160 lavori strumentali.
La produzione di Tomaso Albinoni si pro-
trae per quasi mezzo secolo, dal 1694 al 1741, e
segue costantemente due aree di interesse: la
musica vocale profana (opere e cantate a voce
sola)
4
e la musica strumentale (sonate e concer-
ti). Nel 1694 si presenta contemporaneamente
al pubblico veneziano con un’opera – il dram-
ma per musica in tre atti Zenobia, regina de’
Palmireni – e con una raccolta di musica stru-
mentale – le dodici triosonate dell’op. 1. La pa-
rabola creativa si conclude dieci anni prima della
sua morte, con una raccolta di sei sonate per
violino e basso (pubblicata intorno al 1740) e
con l’opera Artamene rappresentata al Teatro di
Sant’Angelo a Venezia nel carnevale del 1741.
Le qualità di Albinoni operista erano ben note
ed apprezzate dai contemporanei. Rivolgendo-
si al pubblico, nella prefazione al libretto della
già citata Zenobia, il poeta Antonio Marchi dice:
Udirai per supplemento alle mie deficienze la
virtuosa e dilettevole musica del Signor Tomaso
Albinoni, che componendo arriva alla mèta de
primi professori.
5
Anche il poeta Giulio Cesare Corradi, libret-
tista di un’altra opera albinoniana –
Il Tigrane,
re d’Armenia (Venezia, Teatro di S. Cassiano,
carnevale 1697) – al termine della sua prefazio-
ne al testo, elogia
la virtù del Signor Tomaso Albinoni, che pone
in dubbio, se debbasi onorare col solo titolo di
dilettante, ò pure di perfetto maestro nella mu-
sica.
6
Ed ancora, il celebre poeta cesareo Aposto-
lo Zeno, in una lettera del 24 febbraio 1703 in-
dirizzata al suo amico fiorentino Anton
Francesco Marmi a proposito del successo re-
gistrato per la ‘prima’ a Firenze della sua Gri-
selda, scrive:
Hò godimento che costì piaccia, dove per al-
tro non sogliono piacere se non le cose ottime;
non già che io creda esser tale il mio dramma,
ma tale il faranno parere e la bontà della musica
fatta dal signor Albinoni, da me oltremodo sti-
mato, e la virtù degli attori.
7
La fama di Albinoni ha seguito sorti alterne
nel corso dei secoli, sebbene sia stata soprattut-
to la sua musica strumentale ad aver avuto mag-
gior diffusione ed apprezzamenti nel tempo.
Johann Sebastian Bach utilizzò temi tratti
dall’op. 1 di Albinoni come soggetti per alcu-
ne sue fughe (BWV 946, 950, 951, 951a),
8
e ci
sono pure pervenute correzioni autografe di
Bach alla realizzazione di un basso continuo
della Sonata 6 in La minore op. 6 compiuta dal
suo allievo Heinrich Nikolaus Gerber.
9
Abbia-
mo, infine, una copia autografa bachiana del
basso continuo del Concerto II in Mi minore
op. 2.
10
Anche Johann Gottfried Walther si interessò
ad Albinoni: trascrisse
per organo due concerti
dell’op. 2 (il Concerto IV in Sol maggiore ed il
Concerto V in Do maggiore).
Le novità compositive di Albinoni vanno ri-
cercate proprio nella sua musica strumentale:
egli fu probabilmente il primo ad usare in modo
convincente l’articolazione in tre movimenti
nei concerti, fin dagli anni Novanta del Seicen-
to; influenzò probabilmente il diffondersi del-
l’uso di un finale ‘fugato’, e fu il primo
compositore italiano a pubblicare una raccolta
di concerti per oboe (op. 7, 1715). Albinoni,
inoltre, fu tra i primi a contribuire in maniera
decisiva allo sviluppo della ‘sinfonia da came-
ra’ – quel tipo di composizione orchestrale in-
dipendente dall’ouverture ad un’opera teatrale
– genere che andava affermandosi dall’inizio
del Settecento.
Nei prossimi numeri di Hortus Musicus tro-
veranno spazio notizie specifiche sui primi con-
certi albinoniani (Concerto Co 1 e Concerti a
cinque, op. 2), su altri senza numero d’opus
(Concerti Co 2 e Co 4) e sulle sinfonie a quattro
senza numero d’opus (Sinfonie Si 2-9): in totale
18 composizioni pubblicate per la prima volta
in edizione critica (partitura e parti staccate) a
cura dello scrivente, con prefazione di Michael
Talbot, per Ut Orpheus Edizioni.
■
NOTE
1
Si è ritenuto a lungo che l’anno di morte di Tomaso Albinoni
fosse il 1750 e non il 1751. L’atto di morte del compositore (Par-
rocchia dei Carmini, dai registri dell’ex di S. Barnaba, Reg. dei
Morti, c. 165) riporta: «Adì 17 gennaio 1750 M. V. Il Signor To-
maso quondam Antonio Albinoni d’anni 84 in circa obligato al
letto da due anni per diabete febre e cataro. Morse questa notte
all’ore 10 in circa. Medico Natale Bernardi. Si sepelirà con Ca-
pitolo», ed è citato per la prima volta in R. Giazotto, Tomaso
Albinoni: ‘musico di violino dilettante veneto’ (1671-1750), Boc-
ca, Milano 1945, p. 317. La confusione relativa all’anno della
sua morte nasce dalla mancata conoscenza del sistema corretto
di datazione del calendario veneziano, utilizzato fino al 1797 in
tutti i documenti veneziani ufficiali, liturgici e non: l’anno vene-
ziano («M. V.» = Mos Venetus) cominciava il 1° marzo e si con-
cludeva l’ultimo giorno di febbraio.
2
Cfr. M. Talbot, Albinoni. The Venetian Composer and His
World, Clarendon Paperbacks, Oxford 1994, p. 29.
3
Il dato è tratto dal libretto della penultima opera albinonia-
na:
Candalide (Venezia, Teatro di Sant’Angelo, carnevale 1734),
classificata dall’autore come la sua ottantesima; in realtà sono
noti soltanto una cinquantina di titoli, grazie ai libretti e a qual-
che partitura superstite.
4
Una Messa a tre voci maschili senza accompagnamento ed
un dubbio
Magnificat (perduto) rappresentano gli unici tenta-
tivi, poco riusciti, nell’ambito della produzione vocale sacra.
5
Il frammento è citato per la prima volta in R. Giazotto, To-
maso Albinoni, cit., p. 33.
6
La prefazione (‘Benignissimo Lettore’) è riprodotta in facsi-
mile in
ivi, Tav. XII.
7
Lettere di Apostolo Zeno, I, s.e., Venezia 1785, p. 143.
8
Il secondo movimento della Sonata 3 in La maggiore (BWV
950), il secondo movimento della
Sonata 8 in Si minore (BWV
951 e BWV 951a), il quarto movimento della Sonata 12 in Si
bemolle maggiore (BWV 946).
9
Cfr. A. Basso, Frau Musika. La vita e le opere di J. S. Bach, I,
EDT, Torino 1979, p. 507 sg.
10
Leipzig, Bach-Archiv, Sammlung Manfred Gorke, 301.
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Il catalogo delle opere strumentali di Tomaso Albinoni
Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a vari tentativi di ordinare la produ-
zione strumentale di Albinoni.
Il primo catalogo tematico delle opere strumentali venne pubblicato da Remo Gia-
zotto nel volume Tomaso Albinoni: ‘musico di violino dilettante veneto’ (1671-1750),
Bocca, Milano 1945, pp. 318-351. L’elenco risulta incompleto (vi vengono censite
soltanto 127 composizioni) e contiene numerosi errori di attribuzione.
Il successivo catalogo tematico, inedito, è opera di Michael Talbot: la sua disserta-
zione dottorale del 1968 (The Instrumental Music of Tomaso Albinoni, University
of Cambridge) elenca gli incipit di tutti i movimenti delle 179 composizioni censite,
incluse le opere spurie indicate come tali.
Il catalogo tematico più aggiornato è contenuto nel volume di Michael Talbot Albi-
noni. Leben und Werke, Kunzelmann, Adliswil 1980, pp. 207-227: include gli
inci-
pit dei soli primi movimenti e classifica anche le composizioni strumentali escluse
dalle raccolte pubblicate (opp. 1-10) mediante un prefisso (Si = Sinfonie; Co = Con-
certi; So = Sonate/Balletti; Mi = Miscellanee/opere dubbie) ed un numero arabo
progressivo che segue approssimativamente un ordine cronologico.
Nell’elenco che segue si adottano le seguenti abbreviazioni: b (= basso), bc (= basso
continuo), cemb (= cembalo), ob (= oboe/i), org (= organo), trb (= tromba),
vl (= violino/i), vl pr (= violino principale), vla/e (= viola/e), vlc (= violoncello),
vne (= violone).
Composizioni con numero d’
opus
• [12] Suonate a tre, op. 1 (Venezia 1694); 2 vl, vlc, org
• [6] Sinfonie e [6] concerti a cinque, op. 2 (Venezia 1700); 2-3 vl, 2 vle, vlc, bc
• [12] Balletti a tre, op. 3 (Venezia 1701); 2 vl, vlc, cemb
• [12] Concerti a cinque, op. 5 (Venezia 1707); 3 vl, 2 vle, vlc, bc
• [12] Trattenimenti armonici per camera, op. 6 (Amsterdam ca. 1711); vl, vne, cemb
• [12] Concerti a cinque, op. 7 (Amsterdam 1715); 1-2 ob, 2 vl, vla, vlc, bc
• [6] Balletti e [6] sonate a tre, op. 8 (Amsterdam 1722); 2 vl, vlc, cemb
• [12] Concerti a cinque, op. 9 (Amsterdam 1722); 1-2 ob, 2-3 vl, vla, vlc, bc
• [12] Concerti a cinque, op. 10 (Amsterdam 1735/36); 3 vl, vla, vlc, bc
Composizioni senza numero d’
opus
• [1] Sinfonia [Si 1]; trb, 2 vl, 2 vle, vlc, bc
• [9] Sinfonie a quattro [Si 2-9]; 2 vl, vla, bc
• [5] Concerti per violino [Co 1-5]; vl pr, 2 vl, vla, bc
• [1] Sonata [So 1]; trb, 2 vl, 2 vle, vne, bc
• [6] Balletti a cinque [So 2-7]; 2 vl, 2 vle, vlc, bc
• [12] Balletti a quattro [So 8-19]; 2 vl, vla, bc
• [6] Sonate a tre [So 20-25]; 2 vl, vlc, org
• [6] Sonate da chiesa [So 26-31] (poi pubbl. come op. 4, Amsterdam 1708); vl, vlc/bc
• [3] Sonate ‘per Pisendel’ [So 32-34]; vl, b
• [5] Sonate a violino solo e basso continuo [So 35-39] (Amsterdam ca. 1717); vl, bc
• [6] Sonate da camera [So 40-45] (pubbl. come op. postuma, Parigi ca. 1740);
vl, cemb
• [30] Composizioni diverse spurie [Mi 1-30]; organici vari
Il Concerto Co 3 è andato perduto nel corso della seconda guerra mondiale. Il
Concerto Co 5 ci è pervenuto tramite un ‘adattamento’ realizzato dal violinista
virtuoso Johann Georg Pisendel (1687-1755) talmente stravolgente che è impossi-
bile pensare di ricondurlo ad una forma originale. Sei sonate risultano di dubbia
autenticità: So 29, So 39, So 40, So 42, So 43, So 44.
Le incisioni di musica strumentale di Albinoni sono
relativamente numerose: prevalgono le registrazio-
ni dei Concerti a cinque delle opp. 5, 7 e 9 (frequen-
tati fin dagli anni ’60), mentre cominciano solo dagli
ultimi anni ad apparire sul mercato le registrazioni
di lavori cameristici o di composizioni senza nume-
ro d’opus. Nella discografia seguente vengono ri-
portate solo le raccolte integrali, si escludono le
antologie con opere di più compositori, si ometto-
no le dubbie (o se ne dà segnalazione, se presenti
nelle raccolte considerate) e si tacciono le pur nu-
merose trascrizioni, elaborazioni, adattamenti, ecc.
All’interno di ogni raggruppamento l’elencazione
procede a ritroso, dalle registrazioni più recenti a
quelle più datate.
[12] Suonate a tre, op. 1
• Parnassi Musici, 2001, DDD, CPO Classic Prod.
Osnabruck CPO 999770 sp
[6] Sinfonie e [6] concerti a cinque, op. 2
• Insieme Strumentale di Roma, Giorgio Sasso (violi-
no e direttore), 1999, DDD, Stradivarius STR 33519
• (Sinfonie nn. 1-6) Symphonia Perusina, Thomas Bric-
cetti (direttore), 1993, DDD, Quadrivium SCA 026
[12] Concerti a cinque, op. 5
• Collegium Musicum 90, Simon Standage (violino e
direttore), 2000, DDD, Chandos CHAN 0663
• Budapest Strings, Bela Banfalvi (violino), 1999,
DDD, Capriccio CAP 10709
• (Concerti nn. 1-6) Le Cameriste, Anna Trentin (vio-
lino e direttore), 1995, DDD, Tactus TC 670101
• (Concerti nn. 7-12) Le Cameriste, Anna Trentin
(violino e direttore), 1995, DDD, Tactus TC 670102
• I Musici, Pina Carmirelli (violino), 1981, DDD,
Philips 464 052-2 (2 CD) [contiene anche l’integrale
dei Concerti a cinque, op. 7]
[12] Trattenimenti armonici per camera, op. 6
• The Locatelli Trio, Elizabeth Wallfisch (violino),
Richard Tunnicliffe (violoncello), Paul Nicholson (cla-
vicembalo), 1994, DDD, Hyperion CDA66831-2
(2 CD) [contiene anche l’integrale delle Sonate da chie-
sa [op. 4] (So 26-31)]
[12] Concerti a cinque, op. 7
• (Concerti nn. 1-6) Symphonia Perusina, Paolo Pol-
lastri (oboe e concertatore), Simone Bensi (oboe), 1998,
DDD, Tactus TC 670103 [contiene anche tre Concer-
ti per oboe (Mi 22, Mi 24 e Mi 19) spuri]
• (Concerti nn. 7-12) Symphonia Perusina, Paolo Pol-
lastri (oboe e concertatore), Simone Bensi (oboe), 1999,
DDD, Tactus TC 670104 [contiene anche il Concerto
a 5 (Mi 30), il Concerto (Mi 3), il Solo (Mi 4) ed un
ulteriore concerto (non censito nel catalogo tematico
di Talbot), tutte composizioni spurie]
• (Concerti nn. 1, 2, 4, 5) Collegium Musicum 90, Si-
mon Standage (direttore), Anthony Robson (oboe),
Catherine Latham (oboe), 1997, DDD, Chandos
CHAN 0602 [contiene anche i Concerti a cinque op.
9, nn. 1, 3, 4, 6 e la Sinfonia a quattro (Si 7)]
• (Concerti nn. 3, 6, 9, 12) Collegium Musicum 90,
Simon Standage (direttore), Anthony Robson (oboe),
1995, DDD, Chandos CHAN 0579 [contiene anche i
Concerti a cinque op. 9, nn. 2, 5, 8, 11]
• (Concerti nn. 7, 8, 10, 11) Collegium Musicum 90,
Simon Standage (direttore), Anthony Robson (oboe),
1997, DDD, Chandos CHAN 0610 [contiene anche i
Concerti a cinque op. 9, nn. 7, 9, 10, 12]
• I Musici, Heinz Holliger (oboe), Maurice Bourgue
(oboe), 1992, DDD, Philips 432 115-2 (2 CD) [con-
tiene anche le Sinfonie a cinque op. 2, nn. 5 e 6]
• Berliner Kammerorchester, Vittorio Negri (diretto-
re), Hans Werner Wätzig (oboe), Jürgen Abel (oboe),
1973, ADD, Philips 464 052-2 (2 CD) [contiene an-
che l’integrale dei Concerti a cinque, op. 5]
[12] Concerti a cinque, op. 9
• Budapest Strings, Bela Banfalvi (violino), Lajos Lenc-
ses (oboe), 2001, DDD, Capriccio CAP 51093 plus
• The Academy of Ancient Music, Christopher
Hogwood (direttore), Andrew Manze (violino), Frank
de Bruine (oboe), Alfredo Bernardini (oboe), 1999,
DDD, Decca 458 129-2 (2 CD)
• (Concerti nn. 1, 3, 4, 6) Collegium Musicum 90,
Simon Standage (direttore), Anthony Robson (oboe),
Catherine Latham (oboe), 1997, DDD, Chandos
CHAN 0602 [contiene anche i Concerti a cinque op.
7, nn. 1, 2, 4, 5 e la Sinfonia a quattro (Si 7)]
• (Concerti nn. 2, 5, 8, 11) Collegium Musicum 90,
Simon Standage (direttore), Anthony Robson (oboe),
1995, DDD, Chandos CHAN 0579 [contiene anche i
Concerti a cinque op. 7, nn. 3, 6, 9, 12]
• (Concerti nn. 7, 9, 10, 12) Collegium Musicum 90,
Simon Standage (direttore), Anthony Robson (oboe),
Catherine Latham (oboe), 1997, DDD, Chandos
CHAN 0610 [contiene anche i Concerti a cinque op.
7, nn. 7, 8, 10, 11]
• (Concerti nn. 1-6) Concerto Armonico, Peter Szüts
(violino), Alfredo Bernardini (oboe), Paolo Grazzi
(oboe), 1994, DDD, ARTS 47132-2
• I Musici, Felix Ayo (violino), Heinz Holliger (oboe),
Maurice Bourgue (oboe), 1967, ADD, Philips 456 333-
2 (2 CD) [contiene anche l’Adagio (Mi 26) spurio]
[12] Concerti a cinque, op. 10
• I Solisti Veneti, Claudio Scimone (direttore), Piero
Toso (violino), Giuliano Carmignola (violino), 1981,
ADD, Erato ERA 063011222 we (2 CD)
[9] Sinfonie a quattro (Si 2, Si 3, Si 3a, Si 4, Si 5, Si 6,
Si 7, Si 8, Si 9)
• L’Orfeo Ensemble, Fabrizio Ammetto (violino e
concertatore), 2001, DDD, Bongiovanni GB 5608-2
[contiene anche l’integrale dei Concerti per violino
(Co 1, Co 2, Co 4)]
[3] Concerti per violino (Co 1, Co 2, Co 4)
• L’Orfeo Ensemble, Fabrizio Ammetto (violino e con-
certatore), 2001, DDD, Bongiovanni GB 5608-2 [con-
tiene anche l’integrale delle Sinfonie a quattro (Si 2-9)]
[6] Balletti a cinque (So 2-7)
• The Savaria Baroque Orchestra, Pál Németh (diret-
tore), 2002, DDD, Hungaroton HCD 32006 [contie-
ne anche l’intermezzo comico Vespetta e Pimpinone]
[6] Sonate da chiesa [op. 4] (So 26-31)
• Donatella Colombo (violino), Clare Ibbott (violon-
cello), Marco Rossi (organo e clavicembalo), 1995,
DDD, Sarx Records SX 003 [contiene anche due So-
nate a violino solo e basso continuo (So 38 e So 39), la
seconda delle quali è spuria]
• The Locatelli Trio, Elizabeth Wallfisch (violino), Ri-
chard Tunnicliffe (violoncello), Paul Nicholson (or-
gano), 1994, DDD, Hyperion CDA66831/2 (2 CD)
[contiene anche l’integrale dei Trattenimenti armonici
per camera, op. 6]
La produzione strumentale di Albinoni su CD